Perdere il treno, quanto mi manca
E così ho perso il treno. Ma, a dire la verità, magari potessi perderlo ancora…
Netherlands, Western Europe
Story by Joost Backer. Edited by Melaina Dyck and Sterre van Dord. Translated by Daniela Pratesi
Published on July 12, 2022.
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Sono seduto su una panchina di legno alla stazione di Amstel, Amsterdam. Ho la camicia bagnata e appiccicata alla schiena – conseguenza dei 10 minuti di corsa in bicicletta per prendere il treno delle 10:18. L’ho perso per pochi secondi. Mentre salivo le scale col fiatone per raggiungere il binario, il treno partiva con solenne lentezza. Ho maledetto il treno e me stesso. E mi sono arrabbiato.
E così ho perso il treno. Ma, a dire la verità, magari potessi perderlo ancora...
Da più di un anno, ormai, nessun altro fattore esterno ha avuto impatto sulla mia vita. Anzi, a dire la verità, c’è stato un unico, gigantesco, terribile e onnipresente fattore esterno che ha in qualche modo spazzato via tutti gli altri.
La mia vita non è mai stata tanto cadenzata e prevedibile come durante la pandemia. Al lavoro non sono mai ritardo per le riunioni, perché mi bastano un paio di click per passare da una riunione all’altra. Le visite agli amici, se ce ne sono, sono programmate con anticipo e so esattamente chi vedrò e in casa di chi andrò. Non viaggio quasi più – e di conseguenza non ci sono treni da perdere.
Mi rendo conto sempre di più che voglio perdere il controllo. Che non voglio più fare programmi.
All’inizio, mi sembrava che questo ritmo mi piacesse. Ero padrone della mia vita. Ma la costante certezza degli eventi mi ha gradualmente intorpidito. Accade quasi tutto in modo programmato. Sapere sempre cosa fare, con chi e quando comincia ad annoiarmi. Comincio a rendermi conto che voglio perdere il controllo. Che non voglio più fare programmi. Esplorare territori nuovi, vergini, sia nel mondo esterno che nella mia mente. Sorprendermi. Essere tutto sudato, arrabbiato e col fiatone perché è successo qualcosa che non avevo programmato. Essere ispirato proprio da questo.
Perdere il treno mi ha dato una soddisfazione che non provavo da tempo. Mi ha permesso di mettere questi pensieri nero su bianco. Cosa che non avrei mai fatto se non avessi avuto qualche secondo di ritardo. Alla salute di tutti i treni persi.
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