Storia del mio gruppo etnico Hakka e della specialità Bǎn (粄)
Quando gusto un delizioso piatto tradizionale mi sembra di creare un legame tra il gruppo etnico al quale appartengo e la storia della sua migrazione. Nulla sembra essere cambiato, nemmeno dopo secoli.
China, Eastern Asia
Story by Zhihao Zhong. Translated by Anita Landolfo
Published on January 25, 2022.
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La cucina e il linguaggio sono due aspetti culturali tipici degli Hakka, il gruppo etnico del sud-est della Cina al quale appartengo. Tra le varie specialità, quella da non perdere assolutamente è il ban, un tipo di torta di riso al vapore che originariamente si faceva con la farina di riso. In seguito, la ricetta è stata arricchita con l’aggiunta di altri ingredienti quali riso glutinoso, frumento, patate e, in alcuni casi, anche con la farcitura di pasta di semi di loto, sesamo e ravanello. [3]
Solitamente, quando visito altre città della Cina insieme ad alcuni amici del mio stesso gruppo etnico mi rendo conto che tanti non sanno cosa sia un ban e che la parola stessa non sia nemmeno più presente nel dizionario cinese moderno, ma soltanto nella sua versione antica. [4] Uno dei motivi è dovuto alla somiglianza delle parole Hakka e della loro pronuncia con il cinese antico [5] in quanto le persone, vivendo una vita appartata, hanno così preservato la propria lingua. Alcuni Hakka, migrando dall’area settentrionale, viaggiarono fino a stabilirsi nelle regioni meridionali dove vivevano i cantonesi e, non essendo ben voluti da questi ultimi, furono costretti a spostarsi nelle zone montuose per evitare possibili attacchi. Da quel momento, ogni contatto con il mondo esterno fu ridotto; pertanto, l’antica parola ‘Bǎn’ riflette tutt’oggi la storia della lingua e della migrazione degli Hakka.
Nella Cina settentrionale, la farina veniva spesso utilizzata in cucina grazie alla ricca coltivazione di frumento praticata nelle aree vicine. In queste zone si preparavano diverse varietà di baozi, un tipo di alimento simile al ban, ma realizzato con farina di grano piuttosto che di riso. La somiglianza tra baozi e ban riflette la migrazione storica del popolo Hakka, originario dell’area settentrionale ricca di grano, che è riuscito a trasmettere la propria eredità e passione per i baozi, successivamente diventati una varietà ban.
Essendo originario del sud mi piacciono più tipi di baozi, anche se non sostituiranno mai i ban. Mentre i primi vengono preparati in tutta la Cina, i ban continuano ad essere esclusivamente diffusi nelle regioni Hakka. Ciò che li rende ancora più speciali è la tradizione legata al loro utilizzo poiché, in base all’occasione, viene preparato un particolare tipo di ban. Ad esempio, il mio preferito è lo Xiban [6] che viene spesso servito ai matrimoni, ai riti ancestrali e alle cerimonie buddiste. Anche se lo mangio nella mia vita quotidiana, l’aspetto e il sapore dello Xiban mi fanno sempre pensare alle occasioni speciali per le quali esso viene preparato.
Oltre alle tradizioni più note del popolo Hakka, anche la mia famiglia ha creato le proprie tradizioni. Dato che in autunno mia zia prepara sempre dei ban a base di ravanello [7], ogni volta che li mangio penso a lei e a quando per cena porta in tavola una gran vassoio di questi ban.
Durante i due anni trascorsi in una regione Hakka circondata da montagne, ho imparato molto di più sui ban; in quelle zone le persone parlavano una lingua Hakka leggermente diversa dalla mia e preparavano molte più tipologie di ban. Credo che questo fosse dovuto in parte alla mia vicinanza con la regione cantonese [8]; ciononostante, eravamo ugualmente interconnessi grazie al cibo poiché il ban rappresentava il miglior legame tra la mia cultura Hakka e la loro. La ricca varietà di questo alimento mi ha reso ancora più orgoglioso di appartenere al mio gruppo etnico e ha arricchito ogni ricordo legato ai tipi di ban mangiati.
Dunque, la cucina del ban consolida l’identità Hakka e, allo stesso tempo, ne diffonde la storia, la lingua e la cultura. Per questo motivo ho deciso che quando la prossima volta tornerò a casa, mangiare un ban sarà tra le prime cose da fare.
[1] Il segno sulla parola ‘Bǎn’ è un tono che serve a pronunciare correttamente il nome del piatto. Per comodità, si utilizzerà la parola ‘ban’ in tutto l’articolo.
[2] Rubinstein, Murray A. (2004), "Rethinking Taiwanese and Chinese Identity: Melissa J. Brown's Is Taiwan Chinese?", iir.nccu.edu.tw, Institute of International Relations, 40, pp. 454–458
[3] Rao, Yuansheng (饶原生).粄食 (Bǎn),“中国第五大发明”(China’s fifth great invention) [J].同舟共进,2020(06):83-86.
[4] Luo, Xin (罗鑫).有关“粄”的历史人类学考察——基于汉字文化圈视野 (The historical anthropological study about ‘Ban’ – based on the Hanzi cultural perspective) [J].汕头大学学报(人文社会科学版),2017,33(08):47-52+96.
[5] Wang, W.Z. et al. (2020). "Tracing the origins of Hakka and Chaoshanese by mitochondrial DNA analysis". American Journal of Physical Anthropology. 141 (1): 124–30.
[6] Lo Xiban è un tipo di ban dolce che unisce la farina di riso glutinoso e lo zucchero. Spesso ha un colore rossastro.
[8] L’aggettivo cantonese si riferisce qui al gruppo etnico dei cantonesi e non alla regione amministrativa della provincia del Guandong. Sia il popolo Hakka che quello cantonese risiedono in questa provincia, anche chiamata regione cantonese.
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